Ci deve essere un errore
Qualche sera fa, invece di restare invischiato per almeno dieci minuti nella scelta di cosa guardare, mi sono buttato in quelli che io chiamo “film sottofondo”. Film che puoi tranquillamente far andare sullo schermo mentre tagli i pomodori o mentre sei sul divano a fare altro; un film che ti piace, ma che conosci bene e non dedicargli qualche secondo di attenzione non fa perdere molto alla visione. Quel film, non lo vedevo da almeno vent’anni, ma è uno di quelli che appena lo nomini dici ah sì come no perché una volta lo davano spesso e nonostante la trama nel tuo cervello sia sbiadita è ancora sufficiente a farti ricostruire tutta la storia.In una scena, il protagonista è in un corso di letteratura al college e alle spalle del professore c’è una lavagna con sopra un elenco di nomi di scrittori e scrittrici.
Mi rendo conto che uno dei nomi, quello di uno scrittore, è scritto male (e meno male che non lo stavo guardando con attenzione, direte). Mi metto in dubbio, penso sia un’altra grafia del nome, più corretta. Controllo e no, quel nome sulla lavagna è sbagliato. Ci sono decine di ipotesi che io posso fare sul perché sia stato scritto sbagliato e perché in una grande produzione degli anni ‘80 a nessuno sia venuta la briga di controllare. Non toglie nulla alla trama, in ogni film ci sono tanti errori di continuity o montaggio che passano inosservati ai più, però resta l’errore.
Se in quell’occasione poteva essere più difficile controllare la correttezza di qualcosa, ammesso che fosse venuto un dubbio a qualcuno, adesso un controllo lo possiamo fare tutti in pochi secondi e dovunque. Però articoli, post e tanto altro, contengono errori che potevano essere evitati con mezzo secondo di dubbio e cinque di ricerca su Internet. È un sintomo o una deriva? Io ormai non mi ricordo nemmeno più dell’ultima volta in cui su Internet una qualsiasi correzione (giusta, sia chiaro) in qualunque occasione, sia stata accettata e senza accanimenti o addirittura accuse. Vabbe’ ma tanto si capisce lo stesso, no?
Nei sistemi lineari l’errore è fisiologico, lo troverai sempre, quello che devi fare è trovare il modo migliore di correggerlo e minimizzarlo, non di eliminarlo. Se agisci al contrario, sbaglierai. I miei sensori devono essere all’altezza di percepire l’errore e il mio sistema di retroazione deve essere capace di correggerlo. Ma se non ci si possono fare le domande e non si può verificare se tutto funziona correttamente, il sistema è destinato a diventare instabile. Ma è mai possibile che in quello a cui assistiamo, il meccanismo che c’è dietro al sistema - chiamiamolo così - che ci dà le informazioni sia più forte di quello di correzione dell’errore?
Mi verrebbe da chiedere quando l’importanza del messaggio è diventata più potente e non parte stessa del messaggio. Se pubblicare, essere presenti, ora è sempre meglio del come lo si fa, a cosa siamo destinati? Se l’errore diventa non più fisiologico ma addirittura incontestabile, il sistema per quanto ancora durerà?
I link di questa settimana:
Le criptovalute sono in difficoltà e questo ci rende per qualche motivo felici. Sarà perché odiamo tutti quella persona che non fa altro che parlarci di criptovalute.
Alcuni scienziati hanno scelto le migliori foto scattate da Hubble, spiegando il motivo della scelta.
Quelli che mettono sui YouTube i video presi da vecchie VHS.
Scegliere il drink migliore in base alla musica che si sta ascoltando.
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