Quando diventa mucchio
Siamo qui, di lunedì mattina, dopo una settimana in cui Facebook ha perso duecento miliardi di dollari di valore delle azioni, c’è il concreto pericolo di una guerra qui all’angolo (se nulla di nuovo è accaduto fra l’invio di questa newsletter e il momento in cui la leggete) ed è finito Sanremo.
Neil Young e Joni Mitchell hanno deciso di abbandonare Spotify per protesta contro il podcast di Joe Rogan che diffonde disinformazione su COVID e vaccini. Spotify dalla sola uscita di Young ha perso circa quattro miliardi di dollari. Un semplice principio seguito fin dalla notte dei tempi da chiunque venda qualsiasi cosa è che perdere un cliente è sempre peggio che non guadagnarne nessuno.
Non c’è stata ancora presa di responsabilità degna di questo nome da parte di Spotify che, se da un lato ha alzato le mani dicendo ha detto di essere solo un contenitore tramite il quale Rogan pubblica il suo show, dall’altro ha cambiato le sue policy e ne ha cancellato 113 episodi (anche se ufficialmente si dice sia avvenuto in accordo con Rogan e a causa di alcuni termini razzisti). Sempre in una nota, comunica di aver cancellato circa 20000 episodi di altri podcast a tema COVID-19. Ci piace ricordare, alla fine, che il podcast sia prodotto dalla stessa Spotify in accordo di esclusiva, trasformandola di fatto in una specie di editore/direttore responsabile dei contenuti.
Quando è che quel danno diventa determinante? In altre parole: perché Spotify non ha fatto (ancora?) nulla a parte dichiarazioni opinabili? Perché evidentemente i granelli di sabbia non sono ancora abbastanza per fare il mucchio, cioè per costituire un vero e proprio rischio per l’azienda. Perché non è ancora abbastanza per far prendere qualche iniziativa e perché quello che è successo non è ancora abbastanza per prendersi delle responsabilità.
Ognuno di noi ha a che fare ogni giorno con dei rischi. Davanti a ogni rischio abbiamo poche scelte possibili: accettarlo, ridurlo o trasferirlo. Se lo accettiamo, ce lo prendiamo così com’è e ne affronteremo eventualmente le conseguenze. Se lo trasferiamo (quando e se possiamo farlo) non sarà più un problema nostro a fronte ad un certo costo (ad esempio quando facciamo l’assicurazione per l’automobile). Se lo riduciamo, allora pensiamo a delle azioni che metteremo in atto e che (si spera) ridurranno al minimo i danni.
La vedo difficile (ma magari mi sbaglio) che esista una assicurazione con queste caratteristiche, quindi la domanda che io mi farei al momento sarebbe: Spotify sta accettando o sta pienamente rientrando nei margini prima di fare qualcosa di tangibile?
- I link di questa settimana:
Wordle è stato venduto al NY Times per un milione di dollari. Che tattiche usate per risolverlo? Potete farlo con le soluzioni ottime, con una media di 3,64 tentativi, oppure utilizzando la distribuzione dei tweet.
Un vecchissimo database dimenticato può dire molto sulla salute di milioni di americani.
Un fulmine così non si era mai visto, signora mia.
Un bellissimo motore di ricerca di libri vecchi.
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